Per la serie robavecchia (giusto per tappare i buchi, quando scarseggiano “robe nuove” da pubblicare nel blog), ecco un “Gandalf che fuma la pipa”.
Il disegno risale a circa un secolo fa, quando frequentavo la scuola di Comics di Firenze…
Si tratta di un mio “personalissimo” Gandalf, così come lo immaginavo sfongliando le pagine del Signore degli Anelli in tempi non sospetti, ancora non inquinati dalla discutibile “iconografia” che di lì a qualche anno ci avrebbe imposto la trilogia su pellicola.
Qualcuno “contestò” il colore degli occhi, ritenendo che dovesse essere azzurro, o blu.
Io non ho letto l’opera omnia di Tolkien (pur essendo un appassionato di vecchia data, e conosco molto bene lo Hobbit, il Silmarillion e ovviamente Il Signore degli Anelli), ma sono abbastanza sicuro che non venga mai specificato.
Ad ogni modo, c’è un passaggio molto chiaro in cui Tolkien descrive gli occhi di Gandalf come “carboni pronti ad accendersi”. Magari è semplicemente inteso in senso metaforico, ma da che mondo è mondo il carbone è nero, e per me è sempre stato quello il colore dei suoi occhi.